
Certo, si tratta di un calcolo che può essere soggetto a molte critiche. Innanzitutto sono stati calcolati anche profili inattivi per la maggior parte del tempo, per non parlare di quelli attivati una sola volta per curiosità e poi mai più toccati. A questo dobbiamo aggiungere che su Facebook non c’è la garanzia assoluta che un utente non abbia aperto anche altri account e ben sappiamo che questa pratica è piuttosto comune, anche per fini leciti e non goliardici, come avere un profilo “privato” e uno “lavorativo”.
Nonostante queste legittime osservazioni, la previsione del raggiungimento del miliardo di account è stata fatta da Garry Lions, noto analista della società iCrossing. Secondo l’esperto, infatti, il traguardo dovrebbe essere toccato entro l’estate dell’anno in corso, quando lo scorso ottobre era stato tagliato il traguardo degli 800 milioni di utenti. Una medaglia che non farà particolarmente piacere ai diretti avversari, tra i quali bisogna contare il neo nato Google+ (Twitter lo consideriamo una realtà a sé stante). Che dire? Facebook merita tanto successo oppure ha solo avuto la fortuna di essere il primo a cogliere la bontà dell’idea dell’annuario scolastico mondiale? Qualche che sia il motivo, un miliardo di questi giorni, caro Zuckerberg.
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