lunedì 14 novembre 2011
Italianshare.net, parola a Tex Willer
La versione dell'admin del network sequestrato. La visita delle Fiamme Gialle, la consegna delle password di accesso al server, la collaborazione con le autorità. Pensieri sparsi su indicizzazione, condivisione, libertà
Roma - Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Tex Willer di Italianshare, il network che nei giorni scorsi è stato sottoposto a sequestro dalle Fiamme Gialle di Agropoli. Il suo racconto del confronto con le autorità, i suoi pensieri sulla condivisione mediata dalla rete.
Su alcuni siti web dove volevo esporre le mie idee mi hanno negato la libertà di parola invece su alcuni siti sono sempre dalla parte della libera espressione si è reso disponibile ed eccomi qui ad esporre la mia versione dei fatti.
Ho letto e visto articoli che descrivevano ITALIANSHARE come il supermarket della pirateria e io come chissà quale lestofante. Ho letto di arresti, di 3 denunciati, cose assolutamente non vere, nessuno è stato arrestato e solo io denunciato. Ho avuto due perquisizioni a distanza di 4 mesi, nemmeno fossi il più affermato degli spacciatori. Nella prima mi sono stati sequestrati 3 pc, uno di mio genero, uno di mia moglie e uno di mio figlio che usavo anche io per navigare. Sui pc non c'era nessuna mole enorme di file in condivisione, ma solo su quello di mio figlio vi erano alcuni cartoni animati e alcuni film panettone proprio per il suo divertimento, sugli altri nemmeno un mp3. Avevo chiesto durante la prima perquisizione, di sequestrare solo gli HD, ma non mi è stato concesso, anzi il tecnico informatico che si occupò dei pc, promise a mio figlio che l'indomani avrebbe fatto una copia degli HD e restituito i pc, sono trascorsi 4 mesi e i pc sono ancora sotto sequestro, fare una promessa ad un bimbo e non mantenerla è come rubare delle caramelle. La seconda volta invece si è presentato proprio il comandante della compagnia di Agropoli con due auto e 8 suoi collaboratori, inizialmente l'aria era molto tesa, mio figlio che prese possesso del suo pc urlando che da casa non si muoveva, mia moglie forte della scottatura passata diceva la stessa cosa, e anche io sinceramente dissi che avrei chiamato l'avvocato e fatto fare l'inventario dei file presenti sui pc, sarebbero trascorse settimane, ma alla fine il capitano compresa la situazione, fece calmare tutti e fece ispezionare dai due tecnici i pc con esito negativo, quindi i pc di mio figlio e mia moglie non sono stati sequestrati, solo dal mio è stato asportato l'HD perché vi erano 10 film e 30 mp3.
Alla richiesta delle password di accesso al server in America ho risposto di non averle pura e sacrosanta verità, la farmserver americana forte dei danni che io avevo provocato tecnicamente, aveva preferito tenerle difatti il server è in affitto non comprato. In ogni caso sia per dimostrare la mia buona volontà, sia per dare una smossa alle leggi italiane e sia per evitare ulteriori disagi alla mia famiglia anche se si era nettamente schierata dalla mia parte, sono riuscito ad ottenerle con un giro di email. Ho prontamente dato le password ai due tecnici e illustrato loro quel poco che conoscevo sull'utilizzo del server logicamente mi hanno ringraziato tantissimo per aver accorciato di molto, ma molto sul serio i tempi del loro lavoro. Così hanno provveduto a fare copia dei link presenti sul server circa 31mila, pensate che in rete ce n'è sono milioni e milioni. Durante questa attività, nell'attesa lunga e faticosa, si chiacchiera insieme, si mangia insieme, si ride e si scherza, due militari giocano a pallone con mio figlio che intanto è ritornato da scuola. Inizio allora a fare delle domande per capire meglio come è questa benedetta legge sul copyright.
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